Hai sempre amato i paesaggi, perderti con lo sguardo in quello che avevi di fronte e hai sempre desiderato portare a casa il ricordo di quell’emozione per poi, sistematicamente, trovarti con una fotografia che non ti soddisfaceva? Non sentirti solo, ci siamo passati tutti. La fotografia di paesaggio, o landscape photography (nell’ambiente più professionistico), come tutti i generi fotografici, ha il suo mondo fatto di regole.
Per fotografare un paesaggio è necessario prima di tutto capire bene cos’è la fotografia di paesaggio e in questo articolo cercheremo di darti i giusti consigli e gli strumenti per diventarne un esperto.
Sommario
Cos’è la fotografia di paesaggio
Se sei arrivato qui è perché anche tu vuoi scattare delle fotografie di paesaggio che ti ricordino le emozioni che hai vissuto dal vivo.
E’ bene chiarire subito che la fotografia di un paesaggio non è solo quella naturale, ma può essere fotografia di paesaggio anche quella urbana.
Possiamo far abbandonare il nostro sguardo davanti ad un alba di un bellissimo paesaggio toscano della Val D’Orcia e Crete Senesi; oppure, potremmo emozionarci a fotografare un tramonto davanti agli scorci dei nostri bellissimi borghi come Matera o le Cinque Terre.
Tutti sappiamo che la fotografia ha il suo elemento primario nella luce e, sicuramente, il primo modo per suddividere la fotografia di paesaggio sono le luci che abbiamo nei diversi momenti della giornata.
La suddivisione sarà, quindi, tra fotografia di paesaggio diurna e fotografia di paesaggio notturna.
La fotografia di paesaggio diurno
Scrivere con la luce: questa è la definizione etimologica di fotografia e per la fotografia di paesaggio diurna, il sole è la nostra fondamentale fonte di luce.
Per capire bene come si comporta la luce durante la giornata, dobbiamo seguire l’andamento del ciclo solare e vedere a che tipo di condizioni andremo incontro.
Alba e Tramonto
In entrambi i casi, con ciclo orario ovviamente inverso, ci troviamo davanti ad una luce non forte, che regala colori caldi.
La presenza dominante delle tonalità del rosso e dell’arancio, insieme a quella che nella tecnica fotografica viene definita “luce di taglio”, conferiscono al paesaggio che abbiamo di fronte una tridimensionalità pronunciata.
Nei momenti che precedono l’alba e che seguono il tramonto, abbiamo le luci del crepuscolo che conferiranno al paesaggio le tonalità di blu e del violetto. Questo vale sia che ci si trovi davanti ad un paesaggio di montagna o al mare, sia in città o in campagna.
Una particolare caratteristica che si riscontra spesso nella fotografia diurna, soprattutto legata alle prime luci dell’alba, è la fotografia di paesaggio con la nebbia.
Nel passaggio dalla notte al giorno, con il sollevarsi dell’umidità rimasta sul suolo si può formare la nebbia e se la nebbia ha la giusta densità, può regalare un’atmosfera magica, fondendosi a quella tridimensionalità del paesaggio regalata dalla luce del sole che sorge.
Resto del giorno (luce dura)
Se alba e tramonto sono riconosciuti come i momenti migliori della giornata, questo non vuol dire che durante il resto del giorno non si possano fare buone fotografie di paesaggio.
Sicuramente non troverai la tridimensionalità che può dare la luce di taglio rispetto ad una luce che scende dritta sul soggetto, ma avrai una maggiore saturazione dei colori.
Non scordarti che se ami fotografare in montagna, capirai molto presto che se vuoi avere il sole che illumina il primo piano, dovrai scattare con queste condizioni di luce.
Questo perchè il sole si nasconde molto presto dietro le cime delle montagne, e tu non potrai vedere il sole che albeggia o tramonta.
Durante questi momenti, ci si potrebbe dedicare a qualche fotografia di paesaggio in controluce (con la tecnica del bracketing) e poi con la giusta post produzione portare a casa una bella foto.
Inoltre, il resto della giornata viene utilizzato dal fotografo di paesaggio per fare scouting della giusta location per lo scatto.
Infatti, prima di scattare una bella fotografia di paesaggio è fondamentale fare una buona pianificazione.
La fotografia di paesaggio notturno
E quindi se non c’è il sole possiamo fare comunque una buona fotografia di paesaggio?
Ovviamente la risposta è sì, possiamo farla. La fotografia di paesaggio notturna inizia all’ora blu, dopo il crepuscolo e prosegue fino al buio astronomico.
Anche la fotografia notturna presuppone che si conosca la giusta tecnica, che è diversa da quella diurna.
Ma vediamo bene quali sono le condizioni di luce che possiamo trovare durante la notte.
Crepuscolo e ora blu
Quando il sole sparisce dietro l’orizzonte, prima di lasciare spazio al nero della notte, ci regala delle bellissime sfumature di blu.
Questo momento della giornata ci offre un paesaggio con delle tonalità che vanno dal blu al violetto. Ideale anche per fotografare paesaggi urbani che con le luci calde della città creano bei contrasti tonali.
La durata di questo momento dipende molto dalle latitudini e dalle stagioni, ma in maniera generale viene definita “ora blu” e dura circa 1 ora.
Questo momento della giornata viene sfruttato spesso anche dai professionisti della fotografia di paesaggio notturna, per scattare immagini al “terreno” (noto nell’ambito come “land”) in modo da avere maggiori dettagli e meno rumore rispetto ad uno scatto di notte.
Queste immagini avranno molto più dettaglio e possibilità di essere elaborate senza che il file perda dettaglio. Un piccolo trucco per poi fondere lo scatto con il cielo stellato o la via lattea.
Come ho anticipato, la fotografia di paesaggio notturna ha la sua tecnica ben precisa e differisce da quella diurna proprio per la ridotta presenza di luce. Per questo motivo necessita di accessori obbligatori (li vediamo insieme nel punto successivo di questo articolo).
Luce lunare
La luce lunare è la dimostrazione che anche di notte possiamo sfruttare una fonte luminosa importante.
Per fotografare in queste condizioni di luce è necessario avere un treppiede e utilizzare diverse tecniche fotografiche come il bracketing (hdr) e la lunga esposizione.
Questo consentirà alla fotocamera di catturare più luce possibile e avere una fotografia di paesaggio con un’atmosfera “spaziale”.
Elementi del cielo notturno
Il fotografo di paesaggio che predilige la fotografia notturna, conosce bene alcuni elementi che rendono il cielo ancora più affascinante.
Oltre alla luna, ovviamente, ci sono le stelle.
Grazie alla tecnica della lunga esposizione, ad un obiettivo grandangolare luminoso (Nikon o Canon) e ad un treppiede, sarà possibile immortalare anche la volta celeste.
Scopriremo che, grazie alla lunga esposizione, la fotocamera riuscirà a farci vedere anche elementi che ad occhio nudo non possono essere visibili. Potrai persino fotografare le stelle cadenti!
E’ importante però precisare che gli elementi del cielo notturno non saranno mai il soggetto delle nostre fotografie di paesaggio. Saranno il nostro sfondo, il teatro sul quale inserire l’oggetto dove si concentrerà la nostra attenzione.
La via Lattea
Quasi sempre, quando si parla di fotografia di paesaggio notturno, un elemento che si ricerca con passione è la Via Lattea.
La Via Lattea è la galassia a cui appartiene il nostro sistema solare.
E’ visibile ad occhio nudo? La risposta è si se sei nel periodo dell’anno e nel posto giusto.
Il periodo dell’anno per vedere il nucleo della via lattea nel nostro paese va da Marzo a Settembre. E il posto giusto?
Dove vederla?
Vai in un posto molto buio dove non c’è inquinamento luminoso, questo ti consentirà, una volta che gli occhi si saranno abituati al buio, di intravederla nel cielo.
Normalmente, infatti, i posti più adatti per vederla sono l’alta montagna dove c’è poco inquinamento luminoso, mentre i posti migliori in assoluto sono i deserti.
I più noti sono il cielo del deserto di Atacama, in Cile, e quello del Sahara dove c’è la totale assenza di fonti luminose.
La lunga esposizione della fotocamera, invece, ti darà la possibilità di vedere i dettagli della nostra galassia.
Come fotografare la via lattea
Come ti dicevo, per approcciarsi a questo tipo di fotografia ad un livello più professionale è necessario munirsi di appositi strumenti.
Infatti, se è vero che la lunga esposizione ci dà la possibilità di vedere elementi non visibili ad occhio nudo portando la fotocamera a immortalare il momento, questo momento, però, non è un momento “fermo”.
Che significa?
Significa che mentre la fotocamera esegue lo scatto di 20 o 30 secondi, la terra continua la sua rotazione. Noi non riusciamo a percepire il movimento, ma il risultato a livello fotografico sarà:
- un leggero mosso sulle stelle in caso di una lunga esposizione “breve”
- una scia luminosa in caso di lunga esposizione prolungata
Tecnica per fotografare la via lattea
Come fai quindi a fotografare la via lattea e ad avere le stelle puntiformi? Ci sono due strade:
- La regola del 300 (conosciuta anche come regola del 600)
- L’astroinseguitore, uno strumento che consente alla fotocamera di ruotare durante la fase di scatto della lunga esposizione e di immortalare la via lattea e la volta celeste senza avere il movimento nello scatto finale.
Startrail
Se ti sei imbattuto in questo termine e non sai cosa voglia dire e soprattutto che legami abbia con la fotografia di paesaggio, non preoccuparti, è più che normale.
Startrail è un termine inglese che significa “percorso delle stelle” (star:stelle/trail:percorso) ed indica quella scia luminosa che disegnano le stelle quando facciamo un’esposizione molto lunga al cielo, come conseguenza del movimento di rotazione della terra.
Per fare uno startrail si eseguiranno, quindi, degli scatti con una lunga esposizione e successivamente questi scatti saranno uniti da un software in post-produzione. Il risultato finale sarà un vortice di stelle proprio come nella foto sotto.
L’aurora boreale
La fotografia di paesaggio notturno per eccellenza, che ci lascia senza fiato, include spesso un fenomeno naturale legato ai paesaggi innevati del nord.
Stiamo parlando dell’aurora boreale e se ci si trova alle giuste latitudini e nei momenti giusti è possibile avere la fortuna di assistere a questo fenomeno meraviglioso.
Il suo “vero” nome è aurora polare. La definizione di boreale o australe è legata all’emisfero in cui la si può vedere ed è un fenomeno ottico che si verifica quando particelle di origine solare (vento solare) incontrano l’atmosfera terrestre.
A seconda della carica della particella, il colore varia dal verde al rosso all’azzurro.
Il fenomeno si può verificare tutto l’anno, perché dipende dall’attività solare.
Per poterlo vedere ad occhio nudo è necessario, però, un cielo molto buio, pertanto i mesi ideali per poterla vedere sono quelli invernali dove le ore di buio sono maggiori rispetto a quelle di luce.
Poiché il fenomeno si manifesta intorno ai poli dei due emisferi, è possibile vederla in questi luoghi: Groenlandia, Islanda, Russia, Norvegia, Finlandia, Svezia, Canada del Nord e Alaska.
“La caccia all’aurora”, per il fotografo di paesaggio, fa parte della fase di pianificazione della fotografia e se le condizioni sono ideali è possibile fotografare l’aurora boreale e portare a casa fotografie panoramiche come questa:
L’attrezzatura necessaria per la fotografia di paesaggio
Che si scelga la fotografia di paesaggio diurna o notturna, che si scelga di fotografare la via lattea o fotografare un tramonto su di un campo fiorito, è necessario avere la giusta attrezzatura.
L’attrezzatura non deve essere necessariamente super professionale.
Possiamo tranquillamente iniziare con l’attrezzatura adatta al nostro livello di apprendimento fotografico e poi col tempo scegliere quello che riteniamo più giusto per il miglioramento del risultato finale.
Prima di tutto serve, ovviamente, una fotocamera. Va bene che sia reflex o mirrorless. In entrambi i casi ti serviranno degli obiettivi adatti alla fotografia di paesaggio.
Ma vediamo nel dettaglio l’attrezzatura per i due tipi di fotografia di paesaggio diurna e notturna.
Attrezzatura per paesaggio diurno
- Fotocamera (reflex o mirrorless)
- Obiettivo grandangolare:
- ottiche fisse da 12 a 24 mm
- ottiche che coprono più focali:
- 10/20 mm
- 12/24 mm
- 14/24 mm
- 16/35 mm
- 17/40 mm
- Per la fotografia diurna non è importante che l’obiettivo sia luminoso (ovvero che la sua struttura consenta un passaggio maggiore di luce grazie ad una maggiore apertura del suo diaframma)
- Obiettivo Zoom: utile per fotografare particolari dettagli o porzioni di un paesaggio. La scelta di questa ottica è legata alla scelta compositiva
- Treppiede: è necessario nei momenti precedenti l’alba o subito successivi al tramonto e poi è fondamentale per tecniche come quella del bracketing
Attrezzatura per paesaggio notturno
- Fotocamera (reflex o mirrorless)
- Obiettivo grandangolare luminoso con apertura del diaframma di f2.8 o inferiore: questo ti consentirà far entrare più luce sul sensore, ti darà la possibilità di non dover abbassare troppo i tempi in caso di lunga esposizione e potrà farti tenere gli ISO più bassi.
- Treppiede: è obbligatorio per la riuscita della foto
- Astroinseguitore: non obbligatorio ma necessario per la perfetta riuscita di una fotografia che vede coinvolta la volta celeste
- Fotocamera con modifica IR (infrared): per chi volesse catturare dettagli delle nebulose nella via lattea
I migliori momenti per belle foto di paesaggio
Quando abbiamo stabilito qual è il tipo di fotografia di paesaggio nella quale ci riconosciamo di più e abbiamo scelto l’attrezzatura che più fa al nostro caso, prepariamo lo zaino e andiamo a fotografare!
Beh si, però prima cerchiamo di capire qual è il momento migliore per andare a scattare.
Oltre a seguire il ciclo della luce del sole, il fotografo di paesaggio segue molto anche le stagioni.
Nella fotografia di paesaggio naturale, le stagioni dell’anno offrono scenari completamente diversi.
La stessa location può essere interessante per una foto di paesaggio autunnale ma non per una fotografia di paesaggio estiva.
Sappiamo, ad esempio, che l’autunno ci regala dei colori inconfondibili sulle foglie degli alberi, quindi alcune location sono molto suggestive nei mesi autunnali e diventano mete per i fotografi di paesaggio che amano scattare il “foliage”.
Il foliage è il termine tecnico che indica il passaggio delle foglie dalla colorazione verde al giallo e alle diverse tonalità di rosso.
Allo stesso modo sono molto interessanti i paesaggi fotografici marini, in inverno: le scogliere dove si infrangono le onde del mare in tempesta offrono degli scenari mozzafiato.
E se l’inverno ci dà le tempeste e i paesaggi innevati, la primavera e l’estate ci regalano dei paesaggi fotografici nei campi fioriti: è il caso dei paesaggi della fioritura di Castelluccio di Norcia o dei bellissimi campi di lavanda della Provenza.
Il momento fotografico è dato dalla scelta di ciò che decidiamo debba essere la nostra fotografia di paesaggio.
Mindset
Serve avere un determinato atteggiamento mentale.
Elon Musk tempo fa ripetè questa frase: “fail fast, fail often, fail forward”, che starebbe a significare fallisci in fretta e spesso in modo da crescere e imparare velocemente.
La foto perfetta al primo primo tentativo è impossibile.
C’è sempre bisogno di uno studio costante della materia, di esercizio e cosa fondamentale di avere tanta curiosità.
Essere costante e non buttarsi giù dopo 10, 100, 1000 foto da cestinare è una delle chiavi per fare il salto di qualità.
Poi è necessario fare tanta pratica. Scegli il momento della giornata che preferisci e la location. Pianifica tutto per bene in anticipo. Prepara lo zaino ed esci a scattare.
E se vuoi fare pratica in posti più lontani da casa, per scattare anche tu quelle belle foto che ogni giorno vedi sul web, ci sono tante possibilità partendo nei viaggi fotografici.
Dove imparare a fare una buona fotografia di paesaggio
Come per tutte le cose, anche per imparare a fotografare i paesaggi è necessario studiare e fare pratica. Si possono scegliere diversi modi per approfondire questa passione:
- Seguendo un corso online di fotografia mirato al paesaggio
- Acquistando libri di grandi fotografi di paesaggio (come ad esempio Ansel Adams, Michael Kenna, Franco Fontana)
- Ispirandosi attraverso le opere degli esponenti della fotografia di paesaggio contemporanea (Marc Adamus, Max Rive, Daniel Kordan).
Conclusioni
Come hai potuto vedere la fotografia di paesaggio, come tutti i generi fotografici, racchiude in sé il suo mondo.
Ci sono tanti aspetti tecnici che non possono essere sottovalutati ma nulla che non si possa migliorare con impegno e pratica.
Inizia a concentrarti sul tipo di fotografia di paesaggio verso il quale ti senti più portato e poi col tempo puoi spaziare.
Vedrai, avrai solo bellissime sorprese!