Wide's Cave

Alessandro
Wide's Cave

La storia dietro a questo scatto

Credetemi, è veramente difficile fare la differenza, emergere, fare qualcosa di nuovo, stupire… I fotografi oggi sono tutti bravissimi, studiano, ogni giorno sui social esce qualche fenomeno che fa lavori straordinari, fare bene è alla portata, basta impegnasi… Quando sono stato le prime volte in Islanda ci sono andato anche per questa montagna, il Kirkjufell, il classico monte a “cappello di strega” fotografato da migliaia di appassionati e di professionisti ogni anno.

Una volta che ho preso le misure con il posto, dopo qualche settimana passata lassù, ho cominciato a pensare che forse era il caso di cercrare qualcosa di straordinario, di diverso, un punto di osservazione che non si era mai visto prima, dovevo e volevo fare la differenza.

Beh, credetemi, non oè stato affatto facile infilarmi li dentro, quel pertugio che nell'immagine sembra una grotta, è in realtà un piccolo incavo nella roccia, soprattutto è molto basso, quindi si scatta da sdraiati a terra, sul ghiaccio. Quando ho immaginato questo scatto c'era una condizione di luce piuttosto scomoda, luce dura, mezza mattinata, sole alle spalle, sapevo che era importante tornarci e scattare questa panoramica esclusiva prima che venisse l'idea a qualcun'altro. 

Alla fine durante un viaggio fotografico di marzo sono tornato qui dopo una bella nevicata, era tutto al posto giusto, l'alba stava illuminando la scena con una luce radente, laterale, perfetta per creare questa atmosfera di contrasto tra fuori e dentro, è stato stupendo vedere il sorgere del sole e le nuvole tingersi d'oro, il freddo era un lontano ricordo… 

Ho portato decine di appassionati a fare questa foto, ancora oggi mi chiedono se è falsa, per me è stata solo una punta d'ingegno in più, rispetto a chi si ferma senza esplorare, senza curiosità.

Foto scattata durante questo viaggio fotografico

Islanda: a caccia dell'aurora boreale

Marika
Marika