La storia dietro a questo scatto
Siamo in Islanda, non a caso, si chiama terra dei ghiacci, un motivo ci sarà… Questa è stata una spedizione che ricordo molto bene, una spedizione che mi ha davvero messo alla prova, dopo ben due settimane di viaggi fotografici ho deciso di rimanere li una settimana da solo, senza prenotare strutture ricettive, ho pensato di esplorare l'Islanda con una Duster presa a noleggio durante i tour, in modo da essere indipendente, dormendo ovunque, senza limiti di orario. Beh, mai feci una scelta più intelligente, fu una settimana epica.
Dopo vari giorni di scouting ho pensato di esplorare un luogo che non avevo mai visitato prima, un ghiacciaio che ho scoperto essere abbastanza vicino alla strada principale, una volta arrivato sul posto c'erano le guide che portavano avanti e indietro i turisti, ho pensato di aspettare la loro pausa pranzo per approfittare e chiedere un po' di informazioni. Scambiate due chiacchiere con un ragazzo gentilissimo ho capito che potevo tranquillamente entrare nella parte bassa del ghiacciaio, con ramponi ovviamente, ma solo, in sicurezza.
Decisi di parcheggiare li fuori per 3 giorni, aspettando che il cattivo meteo facesse spazio al cielo sereno, e chi sa, magari a qualche condizione incredibile. Proprio come avevo previsto, dopo 48 ore di attesa, è arrivato un tramonto incredibile, non potevo non approfittare del momento, nonostante avessi la febbre e fosse veramente ma veramente freddo.
Entrai nel ghiacciaio e trovai questa grotta incredibile, il ghiaccio blu, in contrasto con la calda luce dei tramonti tipici del nord, creava un'atmosfera surreale, accompagnata dai forti rumori del ghiaccio che si spaccava e cadeva in acqua, più che una sessione fotografica è stata un'esperienza pazzesca.
Da quel giorno, ogni anno, portiamo i ragazzi dei viaggi in questo luogo straordinario, dove ricordo la bellezza straordinaria di quel momento così particolare.