Non bastava essere una delle aziende più competitive e conosciute al mondo nel campo dell’editing. Ora Adobe sta cambiando anche il modo di fare post-produzione. Un tempo si usciva a fare le foto alla ricerca della luce migliore. Oggi esiste Pohotoshop.
Cosa sto dicendo? Ve lo spiego tra poco 🙂
I ricercatori di Adobe, hanno creato un nuovo algoritmo capace di comprendere e trasferire da un’immagine ad un’altra le stesse condizioni di luce e colori. A dirlo cosi può sembrare fantascienza, ma in realtà è un’idea che già era stata tentata da Prisma, un app per smartphone che modifica le foto ricreando lo stile dei fumetti.
Il nuovo algoritmo di Adobe sfruttando tecnologie di “Deep Learning” è capace di analizzare luci e colori dell’immagine che si vuole “emulare” e di riprodurli fedelmente su di un’altra. Ad esempio, se stai guardando una foto di un tramonto con dei bellissimi colori, puoi decidere di applicare quella stessa situazione di luce e colori su una tua foto magari scattata la mattina alle 11 con una pessima luce.
Probabilmente vedremo questo filtro già dalle prossime versioni di Photoshop e Lightroom, ma ora mi domando: a cosa porterà tutto questo? Se già adesso si sentono parecchie diatribe sull’eccessiva post produzione e quindi sulla dubbia veridicità di uno scatto, questo filtro “miracoloso” cosa susciterà?
Nelle immagini qui sotto, puoi vedere alcuni esempi di come questo algoritmo di Adobe lavora sulle immagini: