Lavorare con la figura umana significa instaurare con essa una forma di “legame emotivo”, avvicinarsi ed entrare in contatto con il soggetto, gettando le basi per una perfetta sintonia che ci permetterà di abbattere il muro della diffidenza che nasce dall’impaccio del vedersi ritratti e che comprometterebbe i nostri scatti. Mettere a proprio agio il nostro\a modello\a ci restituirà nel ritratto tutta la carica emotiva, la sensibilità e la spontaneità del suo sguardo. Di seguito, vi forniamo 6 utili consigli da seguire per un’impeccabile fotografia di ritratto.

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Sommario

Fotografia di ritratto: 6 consigli pratici per migliorarsi

1) METTERE IL SOGGETTO A PROPRIO AGIO:

uno dei principali problemi da superare nella fotografia di ritratto è proprio l’imbarazzo; per un motivo o per l’altro, se il soggetto non è un modello\a professionista quando si troverà davanti l’obiettivo, comincerà ad assumere pose rigide e poco naturali. Tutto normale. Trovarsi di fronte un obiettivo e magari anche davanti a flash in mezzo a una strada sotto gli occhi dei passanti non è certamente cosa facile da superare. Per questo consigliamo inizialmente (se possibile ovviamente) di cominciare la sessione parlando al soggetto, cercando di creare un’empatia con esso; non cominciate subito a fargli prendere pose o espressioni, ma piuttosto cercate di fare degli scatti di prova spiegando che state mettendo appunto l’attrezzatura, l’esposizione e via dicendo così da tranquillizzare la persona. Ovviamente non c’è una regola generale per fare questo, starà a voi con il tempo e l’esperienza a capire e conoscere come affrontare le situazioni.

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2) MESSA A FUOCO: 

a meno che non state cercando dei risultati creativi, la messa a fuoco nella fotografia di ritratto è molto importantante che sia ben definita sugli occhi del soggetto. Quindi prestate attenzione in fase di composizione che la MAF ricada su uno o su entrambi gli occhi (questo dipende anche dall’angolazione e apertura del diaframma) così da trasmettere perfettamente le sensazioni che lo sguardo rimanda all’osservatore.

3) TELEOBIETTIVO:

nella fotografia di ritratto è molto importante mantenere forme e proprorzioni del viso del soggetto; per questo è sconsigliato l’uso dei grandangoli che provocano molte distorsioni vanificando il vostro lavoro. Un teleobiettivo è la scelta giusta. Infatti oltre a garantire prospettive corrette, la lunghezza focale vi permette di mantenere una certa distanza dal soggetto, non infastidendolo troppo.

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4) DIAFRAMMA APERTO:

lavorare in priorità di diaframmi vi garantirà il totale controllo sulla profondità di campo e sulla messa a fuoco; molto importante è isolare il soggetto dallo sfondo se volete dare maggior risalto al volto e al suo sguardo. Eliminate ogni fonte di distrazione che può infastidire chi osserva la foto, per questo diaframmi molto aperti con valori vicino a f/2.8 restituiranno immagini con sfondi molto morbidi e delicati.

5) LUCE: 

  • Nella fotografia di ritratto in esterno bisogna porre particolare attenzione alla luce e come colpisce il soggetto; infatti una luce molto dura, nelle ore centrali della giornata può provacare forti ombre fastidiose sul viso del soggetto, a tal punto anche da non far vedere gli occhi, che ricordiamo essere un punto di forza nella fotografia ritrattista. A meno che, quindi, le ombre non siano volute, ricercate ambienti dove la luce sia naturale e morbida, magari quando il cielo è coperto da nuvole o mettetevi in posti ombrosi; questo vi permetterà di non avere sul volto del soggetto ombre pesanti sotto gli occhi o una luce troppo forte e diretta che appiattisce i lineamenti del volto.
  • In studio le cose cambiano: esistono 5 schemi di luce principali che vanno studiati, ognuno di essi ha delle funzioni specifiche in base alle caratteristiche del viso del soggetto (qui trovi il nostro articolo) e può essere modificato in base alle proprie esigenze.

6) COMPOSIZIONE: 

  • Punto di ripresa: ci hanno sempre insegnato che per una corretta fotografia bisognerebbe trovarsi ad altezza occhi del soggetto, così da limitare al mimino distorsioni e proporzioni; questo è assolutamente vero, ma sperimentare e trovare punti di ripresa estremi o più accattivanti può essere una soluzione per dare ai vostri scatti una marcia in più. Ad esempio se vogliamo dare un maggiore slancio al soggetto, vi basterà posizionare l’inquadratura dal basso verso l’alto, viceversa, inquadrando dall’alto verso il basso tenderemo a schiacciare il soggetto.
  • Non tagliare parti imporanti: mentre state preparando l’inquadratura e la composizione, fate molta attenzione a cioè che volete includere nel fotogramma e cosa invece no; non tagliate mani o piedi!
  • Decentrate il soggetto: a meno che non state facendo dei ritratti frontali, cercate di decentrare il soggetto da un lato del fotogramma, lasciando lo spazio in direzione dello sguardo della persona. Questo darà forza nella vostra composizione poiché l’osservatore sarà portato involontariamente a guardare proprio in quella direzione (Vedi regola dei terzi).fotografia di ritratto, regola dei terzi, tecnica fotografica
  • Iniziate con le regole basi: nella fotografia di ritratto esistono 5 principali tipi di ripresa, che all’inizio possono venire in soccorso dei meno esperti. Abbiamo la figura a busto intero, il piano americano, mezzo busto, primo piano e primissimo piano. (approfondimenti figure di ritratto).

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