Il ritratto fotografico è una forma di fotografia che si concentra sulla cattura dell’immagine di una persona o di un gruppo di persone. Il suo scopo principale è quello di creare un’immagine che catturi l’essenza e la personalità del soggetto fotografato, mostrando le sue caratteristiche fisiche, emotive e psicologiche.
Dal canto suo, il fotografo di ritratti deve essere in grado di creare un ambiente confortevole e collaborativo per il soggetto, così da far emergere la sua personalità e le sue emozioni in modo naturale. Questo richiede competenze tecniche e artistiche, come la comprensione della luce, l’utilizzo delle attrezzature fotografiche e la composizione dell’immagine.
Sommario
Che cosa si intende per ritratto?
La fotografia di ritratto è forse una delle forme d’arte fotografica più antiche e diffuse. Basti pensare alla nascita della fotografia e ai primi scatti effettuati dai fotografi del tempo. Sicuramente il desiderio di rendere i ritratti dipinti a mano più realistici possibile è tra le principali motivazioni alle origini della fotografia.
Si tratta, infatti, di un genere fotografico che si concentra principalmente sulla figura umana, rappresentandola in maniera che esprima la personalità, l’emozione, l’atteggiamento e il carattere del soggetto. Insomma, proprio quello che desideravano i nobili di una volta!
Unsplash.comCome si effettua una fotografia di ritratto?
Il ritratto può essere realizzato in diverse situazioni, come ad esempio in studio o in esterno, e utilizzando diverse tecniche di illuminazione e di messa a fuoco. Inoltre, il ritratto può essere realizzato in diversi stili, come il ritratto classico, il ritratto di moda, il ritratto di strada, il ritratto artistico, il ritratto di gruppo e molti altri.
La fotografia di ritratto richiede una grande capacità di comunicazione e una profonda sensibilità per poter entrare in empatia con il soggetto e catturarne l’essenza. Il fotografo deve essere in grado di mettere a proprio agio il soggetto, di comunicare con lui e di creare un’atmosfera rilassata e naturale. Inoltre, deve avere una conoscenza approfondita della tecnica fotografica per poter ottenere un’immagine nitida, ben bilanciata e con la giusta espressione del soggetto. Vediamo nello specifico i vari settaggi da prevedere durante uno shooting di ritratti.
Ritratti fotografici: quali impostazioni servono?
Le impostazioni ideali per un ritratto fotografico dipendono dalle condizioni di luce e dell’ambiente in cui viene scattata la foto. Tuttavia, ecco alcune impostazioni generali che possono essere utili per ottenere un buon ritratto fotografico:
- Apertura del diaframma: una grande apertura del diaframma (ad esempio f/2.8 o f/4) consente di creare un effetto sfocato dello sfondo, che mette in risalto il soggetto principale. Tuttavia, se si vuole avere una maggiore profondità di campo, può essere necessario utilizzare un’apertura del diaframma più piccola (ad esempio f/8 o f/11).
- Velocità dell’otturatore: per evitare che l’immagine risulti mossa, la velocità dell’otturatore dovrebbe essere abbastanza rapida, soprattutto se si fotografa il soggetto in movimento. Tuttavia, se si utilizza una grande apertura del diaframma, potrebbe essere necessario diminuire la velocità dell’otturatore per evitare che l’immagine risulti troppo scura.
- Sensibilità ISO: la sensibilità ISO può essere regolata per adattarsi alle condizioni di luce dell’ambiente. In genere, per ottenere una buona qualità dell’immagine, si consiglia di utilizzare una sensibilità ISO non troppo alta, ad esempio tra 100 e 400 ISO.
- Bilanciamento del bianco: il bilanciamento del bianco serve per regolare la temperatura dei colori dell’immagine. In genere, si consiglia di utilizzare il bilanciamento del bianco automatico o di scegliere manualmente una delle opzioni preimpostate in base alle condizioni di luce dell’ambiente.
- Modalità di messa a fuoco: la modalità di messa a fuoco può essere regolata in base alle esigenze della scena. Se il soggetto è fermo, è possibile utilizzare la messa a fuoco singola (AF-S), mentre se il soggetto è in movimento, può essere utile utilizzare la messa a fuoco continua (AF-C).
Ricorda che le impostazioni ideali possono variare in base alle esigenze della scena e alle preferenze del fotografo. Sperimentare con diverse impostazioni può aiutare a trovare la soluzione migliore per ogni situazione fotografica. In sintesi, la fotografia di ritratto è un genere fotografico che richiede una grande attenzione ai dettagli, una buona dose di creatività e una profonda comprensione del soggetto. Se ben eseguita, può creare immagini memorabili e intime che durano per sempre.
Che obiettivo si usa per i ritratti fotografici?
Per i ritratti fotografici, sono preferibili gli obiettivi con una lunghezza focale compresa tra i 50 e i 135mm. Questa gamma di lunghezza focale consente di ottenere un’immagine nitida e dettagliata del volto del soggetto senza distorsioni o deformazioni.
In particolare, gli obiettivi con una lunghezza focale compresa tra i 85 e i 105mm sono spesso considerati ideali per ottenere ritratti nitidi e senza deformazioni mantenendo una distanza adeguata e un angolo di campo che non distorce il viso.
Inoltre, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, possedere un obiettivo con una grande apertura del diaframma (ad esempio f/1.8 o f/1.4) ci avvantaggia già tantissimo nelle impostazioni. Non solo crea un perfetto effetto sfocato dello sfondo, ma consente inoltre di lavorare in condizioni di luce scarsa senza dover aumentare troppo la sensibilità ISO, mantenendo una buona qualità dell’immagine.
Tuttavia, anche in questo caso, la scelta dell’obiettivo dipende dalle esigenze e dalle preferenze del fotografo. Ad esempio, se si vuole includere lo sfondo nella composizione dell’immagine, potrebbe essere utile utilizzare un obiettivo grandangolare. In ogni caso, è importante scegliere un obiettivo di qualità, in grado di fornire immagini nitide e ben bilanciate.
Chi è il primo grande ritrattista della storia della fotografia?
La fotografia di ritratto, quindi, pare abbia alle spalle una storia bella lunga. Oggi, grazie alla diffusione di tecnologie sempre più avanzate, la fotografia di ritratto è diventata più accessibile e popolare che mai. Ma quand’è che è nata e chi è stato il primo a scattare una foto di ritratto?
Il suo nome è Robert Cornelius (1809-1893) considerato oggi come il vero pioniere della fotografia statunitense. Nel 1839, Cornelius era un chimico e un fotografo dilettante di Philadelphia. In quell’anno, aveva appena appreso la nuova tecnologia della fotografia, inventata da Louis Daguerre in Francia. Incuriosito, Cornelius decise di sperimentare la nuova tecnica e si auto-fotografò al di fuori del suo negozio di famiglia, utilizzando una macchina fotografica artigianale da lui stesso costruita.
TwitterIl risultato fu una foto in bianco e nero, che mostra il viso di Cornelius nitidamente in primo piano, in una posa quasi identica a quella dei ritratti dipinti dell’epoca. L’immagine è rimasta famosa per essere il primo ritratto fotografico mai scattato di una persona, e per la sua importanza storica come testimonianza dell’inizio della fotografia (e dei selfie!).
Cornelius continuò a praticare la fotografia e a sviluppare nuove tecniche durante tutta la sua vita. Anche se la sua attività principale era quella di commerciante di lampade a olio e forniture fotografiche, il suo contributo alla fotografia lo ha reso una figura di riferimento nella storia della fotografia americana.
