Uno degli effetti principali del crop factor è che, quando un obiettivo fotografico con una data lunghezza focale viene impiegato su una camera con un sensore più piccolo del full frame, esso restituirà un’immagine che apparirà ingrandita.
In realtà l’immagine risultante sarà un ritaglio (crop) dell’immagine più grande che verrebbe proiettata su un sensore full frame. L’immagine prodotta in questo caso corrisponde per angolo di campo a quella che verrebbe prodotta da un obiettivo di lunghezza focale maggiore (Fig. 1).
Per rendere il concetto più chiaro possiamo fare un esempio pratico.
L’uso di un obiettivo con focale 100mm su una camera con un sensore con fattore di crop 1,5, ci permette di catturare un’immagine che ha un angolo di campo uguale a quella prodotta da un obiettivo 150mm accoppiato ad un sensore full frame.
In generale quindi, usando sensori più piccoli del pieno formato, la lunghezza focale equivalente di un obiettivo sarà uguale alla lunghezza focale reale moltiplicata per il crop factor.
Da tenere a mente nel calcolo della lunghezza focale equivalente che il fattore di crop è di 1.5 per fotocamere APS-C Nikon e di 1.6 per APS-C Canon.