Tutto era cominciato lo scorso 18 ottobre quando fu dato l’annuncio dell’uscita di Lightroom Classic CC e Lightroom CC, segnando, di fatto, l’inizio della fine per Lightroom in versione stand alone.
Oggi siamo alla fine della fine. Adobe ha appena rilasciato l’ultima versione indipendente di Lightroom (6.14) aggiungendo alcune correzioni di errori e compatibilità con fotocamere e obiettivi e iniziando la sua campagna di incoraggiamento degli utenti a saltare sul carro dell’abbonamento in cloud.
Con il rilascio dell’ultima versione stand alone del vecchio Lightroom, la 6.14, di fatto il popolarissimo software non verrà più aggiornato. Per il vecchio Lightroom, l’ultimo a resistere alla rivoluzione del Creative Cloud, è quindi arrivata alla fine e le prossime fotocamere unitamente ai prossimi sistemi operativi sia di casa Microsoft che Apple, non saranno più in futuro aggiornati e supportati.
Adobe non nasconde questa precisa strategia confermando già da ottobre questo aggiornamento finale di fine anno 2017 e ribadendolo con le note di aggiornamento emesse, in seno al rilascio dell’aggiornamento di oggi, che indicano chiaramente i fatti:
“Lightroom 6.14 è l’ultima versione stand alone di Lightroom. Sebbene possiate continuare ad acquistare e utilizzare Lightroom 6 con una licenza perpetua, Adobe non fornirà più aggiornamenti al software. Prendete in considerazione l’aggiornamento al piano Creative Cloud Photography per ottenere gli ultimi aggiornamenti in Lightroom Classic CC e il nuovo Lightroom CC ed assicurarvi che il software funzioni con i file raw delle fotocamere più recenti.
A partire da oggi, Lightroom 6 diventa un “prodotto non supportato”.”
Naturalmente non si riscontreranno problemi finché si prevederà di utilizzare il software con fotocamere possedute attualmente e se non si intenderà eseguire l’aggiornamento in tempi brevi.
I veri problemi o, piuttosto, inconvenienti, sorgeranno, ovviamente, con il prossimo acquisto della fotocamera la quale non sarà supportata da Lightroom 6 rendendo obbligatorio l’utilizzo del convertitore DNG di Adobe prima di poter importare le immagini su pc.
Per non parlare, poi, dei problemi di compatibilità del sistema operativo che inevitabilmente si presenteranno mentre Microsoft e Apple continueranno a rilasciare nuovi aggiornamenti e nuovi sistemi operativi.
D’ora in poi quindi tutto verrà compreso solo nella formula ad abbonamento sancendo definitivamente la scomparsa di prodotti professionali di Adobe disponibili con soluzione di pagamento “una tantum”.
Se tutto ciò sembra troppo complicato e un abbonamento a Creative Cloud risultasse fuori dalla portata del vecchio utilizzatore, potrebbe essere il momento buono per dare un’occhiata ad alcune delle popolari alternative attualmente sul mercato.
Altri marchi, sfruttando la situazione, hanno ricominciato a proporre software che possano competere con i prodotti Adobe e che non richiedano il pagamento di una quota fissa mensile o annuale.
La battaglia è in corso ma sarà sicuramente molto dura riuscire a rosicchiare quote di mercato al colosso di Photoshop e Lightroom che detiene, senza alcun dubbio, una posizione assolutamente dominante.