Fotografare la pioggia può essere una sfida emozionante per i fotografi, che cercano di catturare la bellezza e la dinamicità della natura. Siamo in pieno inverno ma questo non vuol dire affatto riporre la macchina fotografica sulla scaffalatura nell’attesa che arrivino le belle giornate, no!
Avere la passione della fotografia significa ritrovare il bello in ogni cosa che ci circonda, a tal punto da doverlo immortalare. Come ho accennato, l’inverno, per quanto stagione fredda e scolorita, non è priva di meraviglie da fotografare.
Ci si può addentrare in una fotografia total white in cui si può approfittare della neve e dei caratteristici paesaggi di montagna. Noi in Italia, per esempio, abbiamo il meraviglioso scenario delle Dolomiti, belle sia d’estate che d’inverno.
Sommario
Pioggia e fulmini: una bellezza che va oltre le stagioni
Per chi non vuole allontanarsi troppo dalla città, invece, cosa c’è di più suggestivo della pioggia che, cadendo, ci offre nuove forme e nuovi colori in cui specchiarsi? La pioggia può essere rappresentata in molti modi diversi, dalle gocce scintillanti che cadono su una finestra, alle onde di pioggia che si infrangono su un lago, alle esplosioni di gocce create da un’irrigazione o dalle fontane in piazza. Per non parlare di quel meraviglioso effetto ottico dell’arcobaleno che si viene a creare quando l’acqua della pioggia, delle cascate o delle fontane viene colpita dai raggi del sole!
Ci sono molti metodi e tecniche per fotografare la pioggia in modo efficace: il risultato finale dipende solo dalla creatività e dalla capacità tecnica di ognuno di noi. In questo articolo esploreremo alcuni dei modi migliori per catturare la bellezza della pioggia attraverso la fotografia.
Come fotografare le gocce di pioggia?
Come sempre, dopo l’introduzione all’argomento possiamo poi scendere nel pratico. Innanzitutto bisogna aver ben chiaro che, per ottenere degli scatti ben realizzati di uno dei fenomeni atmosferici più affascinanti di sempre, è necessario definire un vero e proprio piano d’azione. Dall’attrezzatura, alle tecniche, dalla location alla composizione e post produzione: deve essere definito tutto a priori e solo dopo si può iniziare lo shooting.
Cosa serve per fotografare la pioggia?
Se decidete di dedicare la vostra giornata allo shooting della fotografia, è bene che siate muniti di tutto il necessario:
- Ovviamente per scattare foto alla pioggia c’è bisogno della macchina fotografica: averne una sulla quale è possibile impostare i controlli manuali è l’ideale per ottenere scatti di qualità. Trovarne una con un’elevata resistenza a polvere e acqua sarebbe ancora meglio ma questo è per chi proprio vuole strafare!
- Vi starete chiedendo quale sia l’obiettivo migliore per accompagnarci durante la nostra uscita fotografica: la verità è che non esiste l’obiettivo migliore ma il momento migliore per scegliere l’obiettivo. Il senso è che non importa molto il tipo di ottica, quanto il prepararla già sulla nostra macchina fotografica così da non danneggiare la reflex sotto la pioggia. Tra teleobiettivo e grandangolare a voi la scelta: dovete solo stabilire in anticipo gli scenari che prevedete fotografare.
- Il treppiede è l’ultimo strumento che vi serve per scattare immagini ferme e ben nitide di scenari con la pioggia. A dir la verità, questo è un discorso che vale soprattutto per quando si vogliono scattare fotografie dei fulmini. Per la pioggia il treppiede è necessario ma non indispensabile.
Dove e quando è preferibile scattare foto alla pioggia?
Quando si tratta di fotografare la pioggia, la maggior parte delle volte è stesso la versatilità della pioggia a offrirci spunti fotografici e scenari unici. Le atmosfere che possono venirsi a creare, infatti, sono davvero innumerevoli!
Ricordatevi che la pioggia risalta meglio su uno sfondo nero: basti pensare ai riflessi nelle pozzanghere, alle persone che passeggiano con gli ombrelli colorati, o alle strade bagnate che si snodano tra i palazzi e che vengono colpite dalle luci del tramonto.
Insomma, che sia giorno, orario tramonto o notte, ogni occasione è buona per fotografare la pioggia, senza sottovalutare i momenti esattamente successivi ad essa. Questi sono gli attimi in cui la luce è ancora soffusa, il sole inizia a spuntare da dietro le nuvole e i colori iniziano ad acquistare nuove tonalità. Ancor più interessante, poi, se ci esce un arcobaleno!
Come e quali impostazioni per fotografare la pioggia?
Fotografare la pioggia ha davvero troppe variabili per avere una formula magica da applicare in ogni situazione. Quando vuoi scattare, di giorno, di sera o di notte? E cosa ti piacerebbe ritrarre: un soggetto fisico, un paesaggio o un dettaglio? Ammesso e non concesso che non esistono settaggi prestabiliti per fotografare la pioggia, in questo articolo proveremo a dare una sorta di linea guida da seguire per scattare fotografie sotto la pioggia e ottenere dei risultati comunque soddisfacenti.
- Come sempre bisogna agire sul nostro famoso triangolo dell’esposizione. Per quanto riguarda i tempi di esposizione, il consiglio è di impostare una velocità dell’otturatore elevata (da 1/125 in su) se si vogliono immortalare le gocce di pioggia che cadono in maniera definita e separata. Se invece si preferisce creare un effetto di strisce di pioggia, è meglio diminuire i tempi (da 1/60 in giù). Questo effetto viene messo ancora più in risalto se fatto durante una sera di pioggia. Le luci della città e delle auto, insieme alle scie di pioggia, creeranno suggestioni uniche. In questo caso l’effetto “mosso” potrebbe dare risultati davvero creativi.
Tempi veloci
Tempi lenti
- Se desiderate evidenziare la pioggia e sfocare lo sfondo, è necessario usare un diaframma aperto (f1.2/ f1.4). Questa impostazione permette anche di recuperare qualche stop di luminosità.
- Il settaggio degli ISO varia a seconda della quantità di luce disponibile. Nella maggior parte dei casi, nei giorni di pioggia la luce è scarsa: in queste situazioni bisogna impostare un valore basso (ISO 100). Tuttavia, se non si scatta con tempi lenti, usare ISO alti diventa una necessità. In tal caso, è consigliato mantenersi sotto ISO 1600 per evitare di realizzare immagini troppo rumorose. N.B. La “grana” (rumore digitale) scaturita dagli ISO alti a volte può essere usata in maniera creativa. Attenzione di sera!
Perché fotografare la pioggia e i fulmini?
Fotografare la pioggia e i fulmini può essere una sfida emozionante per i fotografi, poiché questi fenomeni meteorologici offrono molte opportunità creative. Ecco alcune delle ragioni per cui fotografare la pioggia e i fulmini può essere interessante:
- Bellezza naturale: La pioggia e i fulmini sono fenomeni naturali che possono creare immagini straordinarie e belle. Le gocce di pioggia che scintillano su una finestra, le onde di pioggia che si infrangono su un lago, le esplosioni di gocce create da un’irrigazione. Questi sono solo alcuni esempi di come la pioggia può essere rappresentata in modo creativo.
- Effetti visivi unici: La pioggia e i fulmini possono creare effetti visivi unici, come riflessi, gocce di pioggia sui vetri o sulla superficie dell’acqua e scie di luce dei fulmini. Questi effetti possono essere utilizzati per creare immagini interessanti e drammatiche.
- Sfida tecnica: Fotografare la pioggia e i fulmini può essere una sfida tecnica per i fotografi, poiché richiede una conoscenza approfondita della tecnica di scatto e dell’utilizzo dell’attrezzatura fotografica, come la messa a fuoco manuale, il controllo dell’esposizione e l’utilizzo di filtri e accessori. Sfidare se stessi per migliorare la propria tecnica fotografica può essere un’esperienza gratificante per molti fotografi.
- Ritrarre l’emozione: la pioggia e i fulmini possono rappresentare emozioni intense e diverse come la tristezza, la solitudine, la forza e la bellezza, catturando queste emozioni in un’immagine può essere molto significativo e toccante.
- Unicità: Fotografare la pioggia e i fulmini può essere un’esperienza unica, poiché questi fenomeni meteorologici non sono sempre presenti e prevedibili, quindi catturarli in un’immagine può essere una sfida e un’opportunità unica.
Come proteggere la fotocamera dalla pioggia?
Vi ricordate quando ho detto che il treppiede era l’ultimo strumento utile che avreste dovuto portare con voi durante lo shooting? Non è vero!
Durante i giorni di pioggia, la cosa forse più importante che non potete assolutamente lasciare a casa è un buon kit di protezioni per l’attrezzatura. Quello che serve è innanzitutto trovare un posto ben riparato durante gli scatti. Secondo accorgimento è portare con sé un panno in microfibra per pulire l’obiettivo dagli schizzi e un asciugamano più grande per asciugare il resto dell’attrezzatura: treppiede, corpo macchina.
A tal proposito, esistono in commercio oltre che modelli impermeabili di reflex, anche custodie apposite da usare in questi casi. Ovviamente l’acquisto vale in rapporto alla frequenza per questo tipo di shooting, altrimenti andrà anche un sacchetto di plastica. Per proteggere l’obiettivo, un altro consiglio è usare il paraluce così che la lente sia ben asciutta e pulita durante gli scatti.