La fotografia in bianco e nero mi piace definirla come un foglio completamente bianco sul quale poter riprodurre l’interno bagaglio emotivo di ciscuno di noi. Attraverso questo tipo di fotografia, infatti, è possibile comunicare in maniera profonda senza dirsi niente. Qualche volte è addirittura comunicare più cose diverse sempre da uno stesso singolo scatto.
Si tratta di un forte potere evocativo che la fotografia in bianco e nero scaturisce ogni volta che la si fa o la si osserva. È come se si venisse a creare ancora più facilmente quel filo conduttore emotivo tra il fotografo e l’osservatore dei suoi scatti.
Per molti fotografi, infatti, scattare immagini in bianco e nero non si limita ad essere una scelta creativa ma veste i panni di una vera e propria forma mentis. In poche parole il bianco e nero diventa una sorta di mezzo comunicativo, un vero e proprio linguaggio attraverso il quale diventa possibile dar voce a emozioni e stati d’animo.
Sommario
Come impostare la macchina fotografica per una fotografia in bianco e nero?
Se dopo tanti tentativi a colori ti è sorto il desiderio di iniziare a scattare foto in bianco e nero, sappi che fa parte di un percorso comune a tutti gli appassionati. Da fotografo alle prime armi, probabilmente ti sarai chiesto o ti starai ancora chiedendo come impostare la macchina fotografica per una fotografia in bianco e nero.
Per prima cosa tieni presente che, a differenza degli scatti a colori, nelle foto in bianco e nero subentrano tanti altri fattori a cui dare rilevanza. Per scatti di questo genere, infatti, bisogna prestare attenzione a elementi come:
- l’illuminazione;
- l’intensità luminosa;
- la prospettiva;
- i contrasti;
- i colori;
- il contesto.
Basta lavorare anche solo su un singolo elemento tra questi per cambiare l’effetto finale del nostro scatto in bianco e nero. Per questo motivo bisogna innanzitutto immaginare il risultato finale e poi effettuare diversi tentativi.
A livello pratico, i metodi per ottenere delle foto in bianco e nero sono principalmente due:
- imposta la reflex sulla modalità “monocromatica”. L’unica cosa che dovrai fare sarà trovare la sezione precisa della macchinetta dove poter impostare l’output in monocromatico e il gioco è fatto. Ti potrebbe capitare di non trovare questo settaggio sotto lo stesso termine: in tal caso, basta controllare il manuale d’istruzioni.
- scatta delle foto a colori in formato RAW e poi lavorale in post-produzione.
Differenza tra monocromatico e bianco e nero
Noi di WeShoot, però, ci teniamo a sottolineare una precisione tra due termini che in fotografia vengono associati spesso: monocromatico e bianco e nero. Per quanto si riferiscano alla stessa cosa, questi due termini non sono identici ma indicano due cose differenti. L’espressione “monocromia” indica che il nostro scatto sarà di un solo colore, o per meglio dire, anche se visivamente in bianco e nero, avrà una tonalità prevalente di un determinato colore.
Le fotografie scattate a colori e poi trasformate in bianco e nero, invece, non avranno nessun colore ma saranno composte semplicemente da neri, grigi e bianchi.
È proprio a partire da questo proposito che diventa necessario stilare la lista dei 6 consigli utili per scattare fotografie in bianco e nero.
Foto in bianco e nero? Ecco 6 consigli pratici infallibili
1 Non scattare in “monocromatico”
Come abbiamo appena visto, esistono due modi per ottenere foto in bianco e nero: settando direttamente la reflex o lavorando di post-produzione. Quando si scatta in monocromatico spesso la foto scattata si allontana dall’effetto immaginato e ci si ritrova con un’immagine priva di contrasti.
Per questo motivo, quindi, ti conviene sempre preferire gli scatti in RAW utilizzando l’anteprima in bianco e nero per farti un’idea di quello che potresti ottenere in post-produzione. In questo modo potrai sempre recuperare lo scatto a colori nel caso in cui quello monocromatico non ti soddisfi, cosa che non sarebbe possibile se avessi scattato nel formato JPG.
2 Allena l’occhio a cercare i contrasti
Il valore aggiunto che si ha nel fotografare in bianco e nero sono proprio i contrasti. Devi cominciare a sviluppare il senso di “vedere in bianco e nero” anche prima dello scatto. Non è facile, è vero, ma con tanto allenamento, piano piano il cervello si abituerà a concepire la realtà in maniera monocromatica e inizierai a capire come i colori e la luce che li colpisce influenzano le varie tonalità della scala dei grigi.
Anche l’intensità della luce e la direzione di essa sono le cause di variazione di contrasto, ti basta provare a fotografare la stessa scena in orari differenti della giornata, per capire come le ombre mutino e di conseguenza anche l’immagine finale.
Ovviamente poi in post produzione si può lavorare sulle curve per aumentare i valori dei neri e dei bianchi e aumentare così la forza dei valori tonali, ma questo ne parliamo più avanti, ora è importante che tu riesca a capire visivamente in anticipo come sarà l’immagine e cosa ti serve per riprodurre ciò che vuoi.
© Gaëlle De Muynck
3 Utilizza i filtri per ottenere diversi effetti
Hai già provato a usare dei filtri colorati per i tuoi scatti in bianco e nero? Forse non lo sai o forse già hai sperimentato quelli digitali ma in commercio esistono dei filtri da agganciare all’obiettivo quando effettui una foto in bianco e nero.
Si tratta di veri e propri compagni di viaggio da cambiare e scambiare come più si vuole in modo da ottenere tanti risultati diversi.
Perché in realtà la loro funzione è proprio questa: a seconda del colore del filtro, è possibile scurire o schiarire determinati colori dell’immagine. Per spiegarci ancora meglio: si chiariscono i colori della stessa tinta del filtro e si scuriscono quelli che, invece, vengono bloccati.
Ecco un elenco esplicativo di come agiscono i vari filtri a seconda del colore:
- Filtro Rosso: schiarisce il colore rosso e scurisce il colore blu e verde
- Filtro Verde: schiarisce il colore verde e scurisce il colore rosso e arancio
- Filtro Blu: schiarisci il colore blu e scurisce il colore giallo, rosso e arancio
- Filtro Giallo: schiarisce il colore giallo e scurisce il colore violetto e azzurro
Questo elenco non tiene poi conto dell’intensità del filtro e della luce presente sulla scena, per cui sono solo dei valori indicativi.
4 Trame, forme e texture: gioca con la geometria delle ombre
Ora viene il bello! Il lato più creativo e divertente della fotografia in bianco e nero è proprio il poter giocare con i contrasti tra luci ed ombre. A differenza delle foto a colori, infatti, negli scatti in bianco e nero vengono fuori ancora di più le trame, le texture e le forme che in fotografie classiche passano in secondo piano.
Per creare delle composizioni interessanti, quindi, prima dello scatto fai molta attenzione a tutto ciò che ti circonda e a che forma potrebbe prendere attraverso il tuo scatto in bianco e nero. Diventa inevitabile che l’attenzione dell’osservatore ricada su nuovi particolari messi in risalto proprio tra i vari contrasti. La mancanza dei colori fa sì che l’attenzione dell’osservatore sia portata e concentrata su questi elementi che hanno il compito di trasmettere l’umore e le emozioni di quell’istante.
Seguendo anche il punto 2 di questo elenco, sfrutta le texture che si vengono a creare naturalmente dal rapporto tra gli oggetti e l’ambiente circostante. Ritrova le armonie tra le forme e conferiscigli nuovi linguaggi e significati a seconda delle tue sensazioni in quel momento. Gioca con gli intrecci tra luci e ombre e crea nuove forme artistiche!
Nell’immagine qui sotto, ad esempio, ho aspettato una determinata ora del giorno (erano le 18 circa) per avere questo intreccio di luci e ombre che ha creato una texture naturale:
In quest’altra immagine di Kamal Ismail, invece, si può vedere come la forma sia il punto di forza di questa foto:
5 L’istogramma è un tuo amico
Dovrebbe essere un dato di fatto per qualsiasi genere fotografico, ma è bene ricordarlo. Saper leggere l’istogramma (qui trovi un articolo che ti spiega cos’è l’istogramma) è fondamentale per la riuscita della foto. Un buon istogramma dovrebbe essere “spalmato” da sinistra verso destra, ma la differenza con una foto a colori, sarà proprio la questione di quante zone scure (parte sinistra dell’istogramma) e zone chiare (parte destra dell’istogramma) saranno presenti nella scena.
6 Post-Produzione
Nell’era del digitale la post-produzione è diventata quasi necessaria per “completare” lo scatto. Come accadeva nelle camere oscure, anche il digitale ha bisogno di aumentare l’intensità dei volatori tonali della scala dei grigi. Aggiustando le curve dei neri o dei bianchi, aumentando il contrasto con scherma e brucia e aggiungendo della grana, andrai a riempire l’immagine di quella forza che era solita trovare nelle vecchie pellicole. Per questo motivo vi rimandiamo a due tutorial che abbiamo realizzato per convertire le foto in bianco e nero con Photoshop o con Camera RAW.
Fotografia bianco e nero analogica e digitale: quali sono le differenze?
Il punto è questo: la fotografia in bianco e nero nasce con l’analogica che, con le sue pellicole a grana visibile rendevano il tutto molto più “romantico”. Il problema ad oggi sono i costi elevati, sia delle pellicole che della stampa, i quali hanno fatto virare la direzione di tutti gli appassionati del genere, alla fotografia in bianco e nero digitale.
Il bianco e nero digitale, a confronto, è molto più pulito e con meno imperfezioni. Infatti, per chi se ne intende e per chi ha avuto la fortuna di stampare da sé i propri scatti in camera oscura, l’effetto finale è parecchio diverso, specie facendo il confronto con pellicole come Tri X, HP5, FP4, Neopan o Tmax. Si tratta di scatti dall’aspetto quasi pittorico che ad oggi, le stampanti digitali, che assegnano in automatico le dominanti di colore, non riescono più ad apportare.
Insomma, se non fosse per i costi crescenti e per le difficoltà nella realizzazione affidabile della stampa, la maggior parte degli appassionati ritornerebbe alla fotografia in bianco e nero analogica, con la sua grana e le sue imperfezioni, ma soprattutto, con la vitalità delle immagini, i toni decisi, le sfumature autentiche e i contrasti a regola d’arte.
Leggi anche: Differenza tra fotografia analogica e digitale
Foto in bianco e nero famose
Siamo alla fine del nostro percorso all’insegna della fotografia in bianco e nero. Per terminarlo come si deve abbiamo pensato di donarvi un momento per perdervi tra gli scatti più belli in bianco e nero che hanno fatto la storia della fotografia. Da Toni Frissell a Larry Towell, da Henri Cartier-Bresson ad Ansel Adams e Elliott Erwitt: ecco alcuni dei grandi che, tramite la loro idea di fotografia in bianco e nero sono riusciti a spiegarci un’altra visione dell’arte.
Toni Frissell
Larry Towell
Henri Cartier-Bresson
Ansel Adams
Elliott Erwitt