L’otturatore (o shutter in inglese) è un elemento meccanico che si trova davanti al sensore, il cui compito è quello di controllare che il sensore venga esposto alla luce per il tempo desiderato dal fotografo
Nella maggioranza delle macchine fotografiche, l’otturatore è composto da due superfici meccaniche disposte parallelamente al piano del sensore capaci di scorrere verticalmente chiamate tendine.
Le tendine si aprono e chiudono in base alla velocità scelta dall’utente permettendo il passaggio della quantità di luce desiderata.
In fase di composizione, mentre si guarda attraverso l’oculare di una reflex, lo specchio è abbassato e l’otturatore è in posizione di riposo con le tendine chiuse a coprire il sensore.
Premendo il pulsante di scatto, lo specchio si alza e la prima tendina dell’otturatore si abbassa esponendo il sensore alla luce che passa attraverso l’obiettivo.
In base al tempo di scatto scelto dal fotografo, la seconda tendina si abbasserà seguirà la prima e bloccando la luce.
Il periodo durante il quale il sensore è “esposto” alla luce viene chiamato tempo di esposizione o velocità di scatto.
Una velocità di scatto di 1/100 di secondo implica che dal momento in cui si abbassa la prima tendina, il sensore viene esposto nella sua interezza per 1/100 di secondo prima che il movimento della seconda tendina chiuda l’otturatore terminando l’esposizione.
Questo tipo di processo si verifica per tutti i tempi di scatto più lunghi di un valore limite per il quale è impossibile esporre completamente il sensore a causa dei limiti di velocità con cui le tendine possono muoversi.
Questo tempo di scatto limite viene chiamato velocità di sincronizzazione e, in relazione al modello di fotocamera, può essere di 1/200s o 1/250s.
A velocità di scatto uguali o più brevi del tempo limite, il sensore non verrà mai esposto per intero in quanto la seconda tendina comincerà a muoversi mentre la prima tendina è ancora in movimento.
In questo scenario il sensore rimarrà esposto alla luce soltanto nello spazio che separa le due tendine durante il loro movimento e questo spazio sarà tanto più piccolo quanto più è alta la velocità di scatto.
Potete trovare a questo link un video in slow motion (realizzato da “Slow Mo Guys”) che mostra chiaramente come funziona l’otturatore e come cambia il tempo di esposizione del sensore al variare del tempo di scatto.
Il video è purtroppo in inglese ma le immagini sono estremamente chiare e aiutano alla comprensione di come funziona l’otturatore.
La velocità dell’otturatore o di scatto quando è più breve di un secondo viene indicata in frazioni di secondo: 1/8000 1/4000,1/2000, […], 1/250s, 1/125s, 1/60s, 1/30s, […] 1 s.
Abbiamo prima accennato che un aumento di uno stop di esposizione corrisponde a raddoppiare la quantità di luce che raggiunge il sensore.
Raddoppiando il tempo di scatto (ad es. da 1s a 2s oppure da 1/500s [0.002s] a 1/250s [0.004s]) e lasciando inalterati gli altri settaggi della fotocamera si aumenterà quindi l’esposizione di uno stop.
- 1/250 a 1/125 sec = incremento dell’esposizione di uno stop
- 1/250 a 1/1000 sec = diminuzione dell’esposizione di due stop in quanto ho raddoppiato la velocità di scatto due volte: 1/250 a 1/500 e poi 1/500 a 1/1000 sec.