Sommario
Viaggio fotografico nella terra del ghiaccio e del fuoco
Selvaggia, piena di contrasti, a volte avversa, l’Islanda è un’isola che affascina da sempre tutti gli appassionati di fotografia di paesaggio.
Il viaggio fotografico in Islanda fa parte dei nostri viaggi super consolidati.
Conosciamo benissimo l’isola ma non ci stanchiamo mai di tornarci ed ogni volta è come se fosse sempre la prima.
Il nostro viaggio on the road nella terra del ghiaccio e del fuoco è durato una settimana.
Una settimana fatta di fotografia ma anche di avventura, dove abbiamo sperimentato in prima persona i cambiamenti repentini di meteo, un momento avversi e l’attimo dopo donatori di situazioni fotografiche epiche.
Ma andiamo con ordine. Vieni con noi nel nostro ultimo viaggio fotografico in Islanda.
Giorno 1 – Ready? Let’s Go!
Raduno e partenza
Il primo giorno è iniziato in due aeroporti italiani: Fiumicino e Malpensa. Ci siamo radunati con gli altri WeShooters che partivano da Milano e da Roma.
Dopo la partenza, il gruppo si è ricongiunto ufficialmente a Zurigo, scalo aeroportuale del nostro viaggio.
Dopo circa quattro ore di volo l’Islanda è apparsa dai finestrini del nostro aereo e si è mostrata in tutto il suo splendore.
Ed eccoci pronti ad uscire in direzione verso una sola direzione: ISLANDA!
Dopo aver ritirato le nostre auto ci dirigiamo alla struttura che ci ospiterà per questa prima notte islandese.
L’hotel è bellissimo e si trova a Garður, punta estrema della penisola di Reykjanes. E proprio qui usciamo a scattare le prime foto, perchè il faro di Garður e un cielo carico di nuvole si prestano a qualche scatto utile a rompere il “ghiaccio” in questo viaggio fotografico.
Dopo questa prima sessione fotografica e stanchi per le ore di viaggio, ci meritiamo una buona cena e una birra e accanto al faro si trova un ottimo ristorante. Questa sera gusteremo i Fish & Chips islandesi.
Questa prima serata nuvolosa non ci dà la possibilità di vedere l’aurora boreale ma siamo fiduciosi per i prossimi giorni.
Giorno 2 – Direzione penisola di Snæfellsnes
Kirkjufell e la penisola di Snæfellsnes
Dopo un’abbondante colazione nel nostro hotel, inizia ufficialmente il nostro viaggio fotografico on the road in Islanda. Oggi ci aspettano i primi 228 km. Siamo carichi e dopo aver vinto il premio per il campionato mondiale di Tetris delle valigie in auto, siamo pronti a partire!
A metà viaggio facciamo una sosta per fare la spesa all’immancabile Bonus. Prendiamo quello che ci serve per un pranzo al sacco e per la cena. Questa sera alloggeremo in un appartamentino e avremo la nostra cucina.
Prima di arrivare a destinazione facciamo una tappa alla bellissima cascata Selvafoss. Basta questa cascata a far capire a tutti la bellezza che ci regalerà quest’isola in questa settimana.
Dopo aver preso un po’ di freddo e un po’ di vento procediamo verso la nostra meta: Grundarfjörður. Questa località è famosa per la presenza della montagna a forma di cappello di strega: il monte Kirkjufell.
Ci sistemiamo nei nostri appartamenti e ci rifocilliamo un po’. Il tempo di ricaricare forze e batterie e ci rechiamo alla principale attrazione di questa giornata.
Il Kirkjufell e le sue caratteristiche cascate sono piene di neve e ci regalano una bellissima immagine di un paesaggio invernale. Rimaniamo fino ad un timido tramonto. Il meteo fa un po’ i capricci ma ci regala una breve e delicata luce al calar del sole.
E’ il momento di andare a cena per riscaldarci un po’ e per prepararci alla caccia all’aurora. Per questa sera le previsioni ci annunciano un’alta intensità. Dobbiamo solo sperare che il meteo sia a nostro favore.
Lo chef Lorenzo prepara un delizioso piatto di pasta, ci rilassiamo un po’ prima di andare a cercare di fotografare l’aurora boreale.
Sua Maestà l’Aurora Boreale
Le previsioni meteo non sono favorevoli ma pare ci sia un’alta attività solare. Riusciamo a prevedere un piccolo buco tra le nuvole e ci rechiamo davanti al Kirkjufell pronti a immortalarla se si presenterà.
La nostra pazienza è stata ampiamente ripagata da un’aurora boreale fortissima, nascosta un po’ dalle nuvole ma intensa e danzante.
Ancora pieni di emozioni e un po’ infreddoliti torniamo a dormire in struttura.
Giorno 3 – “Sturm und drang”
L’esperienza della tempesta
Già prima di andare a dormire eravamo stati avvertiti dall’ente meteorologico islandese che l’indomani ci sarebbe stata una tempesta e che la circolazione sarebbe stata difficoltosa.
Al mattino anche il personale della struttura ci ha raccomandato di non metterci in viaggio perchè avremmo trovato strade chiuse sul nostro percorso.
Il vento era fortissimo e la neve abbondante. Anche questa è l’Islanda. La sua bellezza risiede in questo suo essere selvaggia e dominante. Bisogna accettare che in questo posto comanda la natura.
Ma poco male, abbiamo due graziosi appartamenti e rimanere in struttura diventa un’occasione per socializzare e fare un po’ di teoria sulla composizione e sulla pianificazione.
Visto che rimarremo qui anche per questa notte ci organizziamo per andare a fare la spesa, cosa che si rivelerà particolarmente avventurosa, visto il vento e la pioggia forte.
La giornata passa in allegria, relax, studio.
Uno spiraglio di luce nella tempesta
Poco prima del tramonto il cielo si apre e decidiamo di andare a scoprire alcune perle della penisola Snæfellsnes. Per strada troviamo un po’ di neve e ghiaccio ma riusciamo ad arrivare all’arco di Arnastapi per fare qualche foto. Il vento non è favorevole ma noi non molliamo.
Dopo essere rientrati in struttura prepariamo la cena e ci rilassiamo. Dopo un attenta pianificazione ci rendiamo conto che questa sera non andremo a caccia all’aurora perchè il meteo non è favorevole.
Andiamo a riposare perchè domani recuperiamo la tappa persa e ci aspetta un lungo viaggio.
Giorno 4 – in viaggio verso il Re d’Islanda: il Vestrahorn
Recupero tappa
Dopo una notte tempestosa ci informano che le strade sono nuovamente aperte e ci mettiamo in viaggio subito dopo la colazione perchè ci aspetta un lungo viaggio. Per recuperare la giornata persa andremo direttamente a Höfn.
Cascata Skogafoss
Facciamo tappa lungo il percorso per scattare un po’ di foto alla bellissima Skogafoss.
Une delle cascate più famose d’Islanda ci accoglie con un bellissimo arcobaleno.
Dopo un po’ di scatti e una bellissima foto di gruppo riprendiamo il nostro viaggio fotografico islandese.
Arrivo al Vestrahorn e cena
Siamo un po’ stanchi per il lungo viaggio ma la bellezza del Vestrahorn all’ora blu ci fa tornare la voglia di scattare. Sono tutti subito in posizione per trovare la composizione più bella. C’è anche chi si diverte a scattare belle foto con il cellulare.
Dopo questa bella sessione fotografica andiamo a cena in un ristorante bellissimo sul porto.
Dopo questa calda e rifocillante pausa proviamo a cacciare l’aurora ma questa sera il meteo non ci dà soddisfazione.
E’ arrivato il momento del giusto riposo nella nostra struttura.
Giorno 5 – Jökulsárlón, Diamond Beach e Fjallsárlón
La magia sul Vestrahorn
Ci siamo svegliati con un meteo avverso quindi non avremo la possibilità di fotografare l’alba ma vediamo che ci sarà un piccolo spiraglio di luce tra le 7:30 e le 8:30. Ci prepariamo in fretta e ci rechiamo al Vestrahorn che dopo una notte alle intemperie ritroviamo completamente imbiancato.
Lo scenario cambia repentinamente. Uno spiraglio di luce tra le nuvole ci regala delle bellissime immagini. Subito dopo tempesta di neve e vento, ma non molliamo perchè vediamo dalle previsioni che la tempesta è passeggera.
La nostra attesa viene ripagata da un cielo terso e un riflesso meraviglioso sulla battigia.
Mattinata tra i diamanti
Dopo la bellissima esperienza al Vestrahorn facciamo colazione e partiamo alla volta di Jökulsárlón e di Diamond Beach.
Sono tutti temerari. Non importa se il mare bagna le scarpe e i piedi, si deve portare a casa lo scatto giusto!
E dopo una pausa pranzo, visitiamo la laguna Fjallsárlón per qualche scatto alle sue lingue di ghiaccio e rientriamo a Höfn.
Vestrahorn e l’aurora sul Re d’Islanda
Il meteo diventa di nuovo sfavorevole per fotografare il tramonto quindi andiamo a cena e ci prepariamo per andare a caccia di aurora.
Il meteo ci regala un breve spiraglio e pochi minuti di una bellissima aurora sul Vestrahorn. Ne è valsa senza dubbio la pena!
Giorno 6 – Inizia il rientro
Scampata tempesta
Ci svegliamo con una nuova minaccia di allerta meteo che rischia di farci rimanere bloccati nuovamente. Dopo un’attenta valutazione delle strade e un confronto con contatti locali, abbiamo avuto il via libera per metterci in viaggio ed arrivare a Vìk.
Al contrario di quello che temevamo, è stato il viaggio più tranquillo di tutta la settimana. Tempo stupendo e nessuna perturbazione.
Vìk i Myrdal e la sua chiesetta
A Vik ci accoglie il vento forte, le spiagge sono inaccessibili ma ci rechiamo lo stesso da un altro punto panoramico a fare qualche foto ai bellissimi faraglioni che dominano il paesaggio di questa zona.
Dopo i faraglioni è la volta della chiesetta di Vik, dalla quale si ammira il panorama di tutto il villaggio.
Dopo le sessioni fotografiche ci dirigiamo verso la nostra struttura dove ci rilassiamo e ci godiamo un’ottima cena.
Giorno 7 – ritorno a Reykjavik
Oggi è il giorno del rientro, ci prepariamo alle ultime tappe.
Seljalandsfoss
Lungo il percorso per il rientro abbiamo fatto tappa ad una delle cascate più fotografate d’Islanda. Circondata dalla neve ci ha mostrato tutto il suo fascino ci siamo divertiti a fare qualche lunga esposizione per ottenere l’effetto seta sull’acqua.
Addirittura qualche coraggioso ha pensato di fare un bagno.
Il meritato relax e la Blue Lagoon
E quale può essere il meritato relax dopo una settimana cosi avventurosa? Ovviamente le acque calde della bellissima Blue Lagoon. Ci siamo lasciati coccolare e ci siamo rilassati in questa stazione geotermale.
L’ultima cena e saluti
E dopo la Blue Lagoon torniamo in struttura per preparare le valigie e andare a cena.
Un’ultima serata insieme. Molti partiranno al mattino presto quindi ci si saluta questa sera.
Giorno 8 – si torna a casa
Si torna a casa dopo un viaggio intenso e ricco di emozioni bellissime!
Se anche tu vuoi provare le emozioni che solo l’Islanda può regalare unisciti al prossimo viaggio fotografico