Godox si sta preparando a lanciare il V1, il nuovo flash che si propone di essere il rivale accessibile del Profoto A1 da € 900.
Tuttavia Profoto sta accusando, proprio in queste ore, Godox di violazione di brevetto, sostenendo che la compagnia cinese avrebbe letteralmente copiato i progetti del proprio A1 .
La rivista fotografica svedese Fotosidan riporta che (la svedese) Profoto sta minacciando di citare in giudizio Godox per violazione di brevetto al fine di impedire al Godox V1 di entrare nel mercato.
Nell’aspetto esteriore, nelle caratteristiche e nelle specifiche, il Godox V1 è sorprendentemente simile al Profoto A1. Entrambi i flash sono dotati di una testa rotonda, un supporto magnetico per il fissaggio di modificatori, una lente Fresnel, luci per la modellazione LED e altro ancora.
Il CEO di Profoto Anders Hedebark dice a Fotosidan che la sua azienda non ha “mai visto una copia così sfacciata prima d’ora” e che “sembra che Profoto abbia l’obbligo di agire”.
Sono stati necessari a Profoto 4 anni di sviluppo del prodotto, a cui è stato incanalato il 10% del fatturato, per creare l’A1 e 7 brevetti relativi al flash.
Profoto sostiene che varie aziende (vale a dire sia importatori che rivenditori) rischiano di farsi coinvolgere legalmente in questa controversia se decidono di commercializzare il Godox V1 se Godox continuerà con il lancio del flash.
“Profoto prende sul serio il suo diritto di proprietà intellettuale e avvierà azioni legali contro tali produttori flash e / o distributori che prendono parte a qualsiasi attività illecita non appena vengono rilasciati brevetti Profoto”, scrive Profoto in una bozza di un comunicato stampa estrapolato da Fotosidan.
E tali minacce legali sembrano avere una certa consistenza: basta ricordare come, lo scorso anno, Carl Zeiss abbia accusato i produttori di lenti sudcoreani Samyang di copiare i suoi progetti. E l’azienda tedesca è riuscita a ottenere il ritiro delle lenti, oggetto di contenzioso, da distributori e dettaglianti.
Fotosidan riferisce ulteriormente che Profoto sta ora creando un ufficio in Cina che sarà incaricato di monitorare l’industria cinese dei flash.
In effetti, ad una rapida occhiata, i due flash sembrano davvero simili in tutto e per tutto, non trovate?