FotoPro X-go Max: il treppiede in carbonio compatto e leggero

treppiede, X-go Max, fotopro, testa a sfera, fph-62q

WeShoot ha molto a cuore l’argomento treppiedi e questa volta ha provato e testato sul campo un nuovo brand che si sta facendo strada molto velocemente sul mercato italiano. Scopriamo insieme quali sono i pro e i contro del modello FotoPro X-go Max che ho avuto il piacere di provare nell’ultimo viaggio fotografico in Norvegia.

Inizio subito il discorso facendo una premessa:

il treppiede è uno strumento che ogni fotografo dovrebbe scegliere accuratamente. A seconda del genere fotografico che si predilige si possono valutare differenti modelli di treppiede per grandezza, peso e ingombro.

Ma ciò che accomuna di più questa scelta è quella di essere sicuri di poter affidare migliaia di euro di attrezzatura senza correre il rischio di vederla volare per terra in frantumi.

Io, ad esempio, facendo il fotografo paesaggista spesso mi trovo a scattare in posizioni e condizioni estreme come ghiaccio, neve, vento forte, acqua o sabbia.

Per questo motivo voglio essere certo di poter lasciare l’attrezzatura fotografica su un supporto stabile, che mi permetta di viaggiare leggero durante le escursioni ma allo stesso tempo che mi permetta di tenerlo ben saldo al terreno.

Dopo varie ricerche e dopo aver letto un pò di recensioni in giro ho scelto di contattare FotoPro per chiedere se fossero disponibili a farmi fare un test del treppiede X-go Max.

La risposta è stata affermativa. Aggiungo anche che da quella email è nata una bella chiacchierata che mi ha portato a valutare l’offerta di collaborare con il brand FotoPro, ovviamente solo dopo aver valutato la bontà del prodotto.

Sommario

FotoPro X-go Max testato per 7 giorni in viaggio alle Lofoten

Spedizione e imballaggio

Ho ordinato il prodotto direttamente dal sito ufficiale di FotoPro; il sito è completamente tradotto in italiano, è facilissimo ed intuitivo. Prima di acquistare, puoi fare diversi confronti tra i vari treppiedi disponibili; in questo modo puoi capire quale si addice di più al tuo stile fotografico.

Per esigenze personali ho scelto di prendere i modelli X-go Max e X-go Chamaleon (te ne parlo in quest’altro articolo) e in meno di 36 ore dall’ordine il pacco era già a casa mia.

Adoro quando le spedizioni sono cosi veloci e quando rispettano i tempi concordati. Specialmente quando ho un bel viaggio imminente da affrontare, come la Norvegia.

Il pacco è arrivato a casa in un imballo di cartone, dove al suo interno ho trovato le due confezioni dei treppiedi, anch’esse in cartone molto robusto. A prova di urti.

Caratteristiche tecniche del treppiede X-go Max

Il treppeide X-go Max ha un’ottima struttura in carbonio che oltre a garantire leggerezza e faciltà di trasporto, lo rende robusto e stabile.

Il diametro della gamba più grande è di 28mm; mentre l’altezza minima quando è completamente chiuso è di soli 475mm; il peso, invece, di soli 1,2kg! Ecco riassunte qui sotto tutte le principali caratteristiche:

Quello che ho apprezzato di più di questo treppiede X-go Max sono state le guarnizioni “o-ring” che proteggono da polvere e sabbia le gambe quando vengono richiuse. L’anellino infatti impedisce che piccoli corpi estranei vengano chiusi all’interno dei tubi rovinando con il tempo lo scorrimento della gamba.

Dopo una settimana di test su neve, fango e ghiaccio posso ritenermi veramente soddisfatto di questa soluzione o-ring; ho voluto pulirlo solamente al termine del viaggio per eliminare residui di salsedine che potevano con il tempo rovinare le parti finali.

p.s pulire il treppiede è una cosa da fare, sempre.

Trasportabilità e stabilità

Durante la permanenza in Norvegia ho trasportato il treppiede legato al mio zaino e posso affermare che è stato quasi come non averlo. Abituato al vecchio Manfrotto 190X-prob in alluminio che insieme alla testa a cremagliera pesava oltre i 2kg, girare e fare escursioni con questo sulle spalle è stata una passeggiata.

Eliminerei personalmente la colonna centrale, che per il genere fotografico che prediligo serve a ben poco, anzi averla più corta sicuramente può essere un bene per ridurre maggiormente il peso.

Ma la colonna centrale può essere utile in altri ambiti fotografici per montare la fotocamera al contrario e abbassarsi cosi al livello del terreno.

Un’altra chicca che ho apprezzato sono state le punte che ho scoperto sotto i gommini.

Per rendere maggiormente stabile il treppiede X-go Max nelle situazioni critiche, come ad esempio ghiaccio o terreni instabili, ti consiglio di togliere i gommini, in questo modo potrai conficcarli nel terreno e avere un grip maggiore.

Io le ho usate spesso durante il viaggio, mi sono servite soprattutto quando ho scattato su di un lago ghiacciato e sui terreni irregolari dei fiordi Norvegesi.

Accessori Fotopro X-g-o Max

Un’altro punto a favore che mi ha lasciato piacevolmente colpito quando ho aperto la confezione dell’X-go Max è stato trovare al suo interno diversi accessori.

Oltre alla sacca da trasporto, all’interno della confezione ho trovato una sacchetta trasparente con dentro:

Sono piccole cose che magari non serviranno mai, ma non immagini quanto possono essere utili nel momento del bisogno. Ti consiglio di portarle sempre con te nello zaino, se non servono a te, potrebbe essere utili per un tuo amico.

Testa a sfera FotoPro FPH-62Q

Il treppiede FotoPro X-go Maxarriva dotato di una testa a sfera modello FPH-62Q. Il suo massimo carico è pari a 12kg, questo significa che riesce a sorreggere obiettivi e macchine fotografiche molto pesanti.

Io ci ho montato sopra una vecchia Nikon D3s con il 70-200mm f2.8 e anche in posizioni verticali, la sfera ha retto molto bene.

La testa a sfera FPH-62Q è costruita totalmente in alluminio anodizzato e magnesio; questo significa: peso ridotto (circa 400gr), resistenza e precisione.

La frizione grande permette movimenti fluidi e si può regolare con molta precisione. Quella più piccola invece regola esclusivamente il movimento dell’asse orizzontale.

Ho trovato comoda questa frizione per quando avevo necessità di fare spostamenti laterali; piuttosto che allentare la sfera principale e perdere la posizione sia dell’asse verticale che orizzontale, con quella più piccola ho potuto comporre con precisione la panoramica.

La piastra è compatibile con il sistema Arca Swiss, attualmente il metodo più comodo e semplice per uno sgancio/aggancio rapido.

Appunto: è importante stringere molto bene anche la piastrina che si fissa sotto la fotocamera. Aiutati con una moneta per serrare stretta stretta la vite.

Conclusioni sul treppiede X-go Max

In questa settimana trascorsa in Norvegia, ho potuto apprezzare la qualità del treppiede X-go Max di FotoPro. La differenza con i vecchi treppiedi che ho avuto in passato è abissale, soprattutto per il peso.

Inizialmente abituato agli sganci a clip, temevo che la chiusura T-lock fosse leggermente più macchinosa. Invece mi sono dovuto ricredere. Una volta presa un pò la mano, capisci che basta girare veramente di poco per sbloccare e bloccare lo scorrimento. E tutto risulta pratico e veloce.

Rinnovo l’apprezzamento per gli anelli o-ring e le punte in metallo che mi hanno salvato la vita in alcune condizioni climatiche particolari; vento forte, laghi ghiacciati e scivolosi, tempeste di neve, una volta fissato al terreno sono riuscito tranquillamente a fare anche lunghe esposizioni (non durante la bufera sia chiaro ahahah).

Puoi acquistare il treppiede X-go Max di FotoPro cliccando sul link qui sotto: https://fotoproeurope.eu/it/prodotto/treppiede-carbonio-x-go-max/

Aggiornamento:

Ti voglio dare una bella notizia. Dopo aver effettuato diversi test sul campo sia del treppiede X-go Max che del treppiede X-go Chameleon, abbiamo deciso di stringere una partnership con FotoPro.

Crediamo molto nel brand e nei prodotti che fin qui abbiamo provato e da felici utilizzatori ci può solo che far piacere aiutarti e guidarti nella scelta del prodotto che più ti si addice.

Exit mobile version