Molto probabilmente avrai sentito parlare dei filtri ND e del loro impiego nella fotografia di paesaggio volti ad ottenere effetti particolari, in special modo su acqua e nuvole. I filtri ND (Neutral Density), che possono essere circolari o a lastra, sono dei filtri di colore neutro che si montano davanti l’obiettivo e servono al fotografo per filtrare la luce e ridurne l’intensità, permettendo di allungare i tempi di esposizione di un’immagine.
A cosa serve allungare i tempi di un’immagine?
Sicuramente gli scopi possono essere molteplici, ma per il fotografo paesaggista, allungare il tempo di posa sui soggetti come acqua o nuvole, significa dare un senso di movimento all’immagine.
Ecco perchè un fotografo paesaggista nella sua borsa fotografica non dovrebbe mai farsi mancare questa tipologia di filtri, ma è anche vero che se sei agli inizi della tua carriera fotografica non è facile avere tutto quanto a disposizione, specialmente un corredo di filtri ND costoso per fare lunghe esposizioni.
Come faccio allora a simulare lunghe esposizioni e a ottenere l’effetto seta sull’acqua o il mosso delle nuvole?
Fortunatamente in fotografia esistono dei trucchetti che possono farti ottenere lo stesso (o simile) risultato anche senza dover ricorrere all’utilizzo dei filtri ND. Tra poco scoprirai come fare, prima però ci tengo a sottolineare che il risultato finale non potrà essere paragonabile allo scatto finale eseguito con un vero filtro ND, ma è un buon punto di partenza per iniziare a sperimentare questa tecnica, prima di deciderti ad acquistare dei filtri ND professionali.
Cosa ti serve:
- Reflex o mirrorless (può andare bene anche una compatta)
- Cavalletto (è importante che la fotocamera non si sposti)
- Scatto remoto
Una volta che hai posizionato saldamente la fotocamera sul cavalletto, trovata la tua composizione e impostata la corretta esposizione non dovrai far altro che seguire questo passaggio:
- eseguire più scatti a distanza di circa 2-4 secondi l’uno dall’altro senza toccare nulla, senza cambiare impostazioni. Se durante la fase di scatto dovesse cambiare la luminosità della scena, puoi compensare andando a regolare i tempi di posa, ma non cambiare il diaframma (perderesti la stessa profondità di campo) o gli ISO.
Terminata la sequenza di scatti, sarai tu a decidere quanti ne vorrai fare (per ottenere un buon risultato ti consiglio di fare tra i 20 e i 40 scatti), dovrai utilizzare un software di post-produzione, come Photoshop, per creare l’immagine finale che simula le lunghe esposizioni.
A questo punto dovrai caricare tutti i file all’interno di Photoshop:
- Seleziona dal menu FILE -> SCRIPT -> CARICA FILE IN SERIE
- ricordati di spuntare la casella tenta di allineare immagini e crea oggetto avanzato (vedi foto sotto)
- Una volta caricati tutti i file all’interno di Photoshop seleziona la voce LIVELLO -> OGGETTI AVANZATI -> METODO SERIE IMMAGINI -> MEDIA ARITMETICA
Sapevi che puoi simulare lunghe esposizioni anche direttamente dalla fotocamera?
Se la tua fotocamera te lo consente (ormai quasi tutte le reflex moderne hanno questa opzione) puoi utilizzare una funzione interna che si chiama “ESPOSIZIONE MULTIPLA”. Se non sai dove trovare questa opzione, ti consiglio di cercare sul libretto di istruzioni della fotocamera, cosi, oltre a studiare il funzionamento (non posso dirtelo io perchè cambia a seconda del modello di fotocamera) puoi essere certo anche che la tua fotocamera la possieda.
Una volta selezionata la voce “esposizione multipla”, dovrai impostare la sequenza di scatti che ti interessa effettuare e lasciar fare tutto il resto alla fotocamera. Puoi provare questo effetto sull’acqua o con delle nuvole in movimento, vedrai che otterrai delle foto molto simili a quelle fatte con le lunghe esposizioni.