I sistemi di misurazione esposimetrica presenti all’interno delle fotocamere digitali attuali, sono piuttosto precisi e garantiscono una buona esposizione su quasi ogni tipo di situazione di luce. Capita, però, che in alcune circostanze anche questi strumenti super intelligenti vengano “ingannati”, causando foto sottoesposte o sovraesposte. Ecco 5 situazioni fotografiche in cui sarebbe meglio decidere manualmente l’esposizione per non rischiare di ritrovarsi una foto errata.
Sommario
1) Attenzione alle parti bianche
Se all’interno della composizione che hai scelto sono presenti molti bianchi o colori tendenti ad esso, l’esposimetro interno della fotocamera potrebbe (anzi sicuramente) sbagliare valori. Questo accade perché le fotocamere sono impostate per riportare il bianco a una tonalità di grigio medio, per cui se nella foto saranno presenti parecchie zone bianche, la foto risulterà scura, leggermente sottoesposta. Dovrai agire sulla compensazione dell’esposizione e aumentare di uno STOP e mezzo l’esposizione, questo farà in modo di restituirti un bianco che sia bianco.
2) Attenzione alle parti nere
Lo stesso discorso lo si può fare nel caso dei neri. Infatti, se nell’immagine sono presenti molte zone scure (immagina un oggetto che occupa più del 60% del frame di colore nero), l’esposimetro cercherà di riportare a un valore medio quei toni, con una conseguente sovraesposizione della foto. Questa volta, per riportare la corretta esposizione, dovrai agire sulla compensazione e sottoesporre di circa uno STOP e mezzo.
Photo by Eli Grozdanovska
3) Sfondo più luminoso del primo piano
È una situazione scomoda, che molto spesso può capitare. Il soggetto o il primo piano è molto meno luminoso dello sfondo e questo può provocare o indurre all’errore l’esposimetro. Immagina ad esempio uno dei contesti più ovvi: soggetto con il sole alle spalle o una fonte luminosa generica. L’esposimetro della fotocamera esporrà in base alle alte luci o in base alle ombre, tutto dipende dal metodo di misurazione che stai utilizzando e dal punto in cui prendi l’esposizione. Per questo sarai te a scegliere qual è il punto di lettura che fa al caso tuo:
- Se vorrai avere maggiori dettagli nella zona scura dovrai alzare l’esposizione, cosi facendo però, molto probabilmente, perderai dettagli nelle alte luci.
- Se vorrai preservare le alte luci per avere maggiore dettaglio su quella zona, dovrai sottoesporre, perdendo dettagli nelle zone scure.
Photo by Adrey Bezuglov
4) Il flash
Questo quarto punto può essere un proseguimento del precedente. Infatti, se il tuo problema sarà il soggetto troppo scuro rispetto allo sfondo, può essere utile cercare di utilizzare un flash o simili per illuminarlo. Anche in questo caso l’esposimetro della fotocamera non sarà in grado di fare una lettura corretta (se lavori sulla slitta e con le funzioni TTL non avrai problemi). Per questo dovrai regolare l’esposizione sulla luce di sfondo e poi regolare la potenza del flash e la sua distanza necessaria per illuminare correttamente il soggetto.
5) Lunghe esposizione con i filtri ND
Un altro caso dove l’esposimetro può avere delle difficoltà nella lettura è quando si utilizzando i filtri ND. Ricordiamo che i filtri ND vengono utilizzati per ridurre la luce che entra sul sensore e poter utilizzare tempi più lunghi per ottenere effetti davvero particolari e incredibili. Cosa succede all’esposimetro? Bhè, se i filtri ND sono ad alta densità, quindi riducono di molti STOP l’esposizione, c’è il rischio che della luce possa filtrare dal mirino che si trova sul retro, sfalsando i valori. Copri sempre l’oculare con un tappo o un cartoncino nero quando fai le lunghe esposizioni, cosi sarai certo di non sbagliare.
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